La nascita del primo figlio

Care mamme e cari papà,

continuiamo il nostro viaggio nel ciclo vitale della famiglia. Oggi parliamo della nascita del primo figlio. Dalla coppia si passa ufficialmente alla famiglia!

Quali sono i compiti evolutivi della coppia in questa fase del ciclo vitale (M. Malagoli Togliatti, A. Lubrano Lavadera, 2002) ?

  • Ridefinire la relazione coniugale e le sue modalità comunicative: una volta diventati genitori, i membri della coppia possono o sentirsi uniti in un compito comune, aumentando la coesione familiare oppure, in caso di difficoltà, possono vivere maggiori conflitti e tensioni derivanti dalle ingenti cure che un neonato richiede. Le due diverse reazioni dipendono molto dal tipo di coppia che si è stata e dalla qualità delle relazioni e della comunicazione tra i coniugi. E’ molto importante che in questa fase la coppia sia in grado di rinegoziare in modo funzionale i confini tra l’essere coppia e l’essere genitori. In parole povere, cercate di coltivare sempre la coppia, perché prima di diventare genitori comunque eravate una coppia di marito e moglie, che deve continuare ad esistere in modo sano e funzionale adattandosi però contemporaneamente alle esigenze del nuovo arrivato;
  • Diventare genitori: un compito molto importante è dato dalla “scelta” e dalla negoziazione del tipo di atteggiamento educativo che la coppia dovrà tenere con il figlio. Ne esistono tre tipologie, ognuna delle quali “produce” un attaccamento diverso con la base sicura:
    • Autoritario: regole rigide e non modificabili imposte con la forza → scarsa fiducia in se stesso del bambino, personalità dipendente, rapporti non soddisfacenti con i genitori e difficoltà nelle relazioni tra coetanei;
    • Autorevole: regole non rigide né immodificabili, ma chiare e coerenti, spiegate ai figli, che possono esprimere la propria opinione al riguardo →

Il figlio presenta buona fiducia in se stesso, buona autostima e maturità, buoni rapporti amicali e con i genitori;

  • Lassista: nessuna regola, le poche che ci sono appaiono incoerenti e non chiare, i figli si gestiscono da soli→ maggior rischio di comportamenti devianti in adolescenza, scarsa fiducia in se stesso e minore maturità intellettiva.
  • Compiti di sviluppo come figli: rinegoziazione delle relazioni ed i confini rispetto alle famiglie d’origine, in virtù dell’acquisizione dello stesso ruolo genitoriale;
  • Ridefinire i rapporti con l’ambiente esterno: la coppia deve rinegoziare e modificare le relazioni con il contesto d’appartenenza (amici, lavoro) in base alle nuove esigenze della famiglia.

Che ne pensate di questi compiti evolutivi? Avete trovato una qualche difficoltà nell’affrontarli?

La prossima volta parleremo della famiglia con bambini nell’età dell’infanzia.